La mirrorless Canon EOS M5 è una delle ultime uscite di casa Canon, una mirrorless interessante per chi ha già obiettivi Canon o è comunque interessato al sistema EOS M.
Rispetto alla Canon M10 è sicuramente una macchina più professionale, e lo dimostrano sia la forma del corpo che la disponibilità molto ampia di comandi sul corpo stesso: uno dei grandi punti di forza di questa macchina.
Caratteristiche principali della Canon EOS M5
- Sensore da 24 megapixel APS-C CMOS, Dual Pixel
- Mirino elettronico da 2,36 milioni di punti
- Schermo touch da 1,62 milioni di pixel, ribaltabile
- Stabilizzazione integrata anche in modalità video
- Scatto continuo a 7 fotogrammi al secondo
- WiFi a bassa intensità per connessione continua con lo smartphone
- Flash integrato e zoccolo per il flash
Messa a fuoco automatica sulla M5
La M5 di Canon usa la stessa tecnologia Dual Pixel presente sulla Canon 80D: si tratta in pratica di un sistema che analizza la luce che arriva al pixel da due punti diversi, a destra e sinistra, e questo permette al motore interno della fotocamera di calcolare la distanza precisa di un oggetto.
È un sistema molto interessante che ha fatto fare un salto di qualità alle camere Canon dal punto di vista dell’AF, ma bisogna precisare che la sua efficacia dipende dal tipo di obiettivo che montiamo sulla macchina. Ad esempio il pancake da 22mm f/2 funziona meno bene del 50mm f/1.8 STM.
Tra le modalità di messa a fuoco della Canon M5 c’è il focus tracking: in pratica impostando un soggetto da mettere a fuoco si possono seguire i suoi movimenti. Funziona abbastanza bene, come potete vedere in questo video in cui alla M5 è accoppiato il teleobiettivo 55-200mm.
Funziona bene anche il software per il riconoscimento della posizione del volto, che permette di decidere di mettere a fuoco sempre su un viso, anche quando questo si muove.
Interessante, infine, il fatto che la messa a fuoco con Dual Pixel della M5 funziona anche in modalità touch: lo schermo della macchina può essere usato in combinazione con il proprio dito per mettere a fuoco precisamente su un punto. Molto interessante per lavorare velocemente senza guardare direttamente nel mirino.
Tutto questo funziona anche in modalità video, anche se con alcuni impuntamenti.
Gamma dinamica
La gamma dinamica, secondo i test di DxO Mark che prendiamo sempre come riferimento, è sufficientemente buona per un sensore APS-C: si parla di 12,4 stop di gamma dinamica, e questo permette un buon recupero delle alte e basse luci quando si è sbagliata l’esposizione.
Dai nostri test (che sono empirici, ma effettuati in molte condizioni d’uso normali) possiamo dire che anche se sbagliamo l’esposizione di un paio di stop il risultato è recuperabile molto bene, specialmente sulle ombre. Da quel punto in poi bisogna lavorare in modo più preciso con Lightroom o Photoshop per cercare di mascherare eventuali errori.
In definitiva, comunque, i risultati dei test tecnici su questo aspetto mettono la M5 sullo stesso piano di macchine come la a6000 o molte Nikon con dimensioni del sensore uguali.
Qualità del sensore
Si parla sempre di color science di Canon, mettendola un gradino sopra a quella delle altre. E ci sentiamo di dire che anche questa volta la casa giapponese ha fatto un buon lavoro, anche se i suoi sensori perdono qualche colpo.
Delle Canon in generale ci piace il modo in cui rendono i colori senza troppi interventi di post produzione, e la M5 non fa eccezione.
Andando più nel dettaglio, per i puristi del file perfetto, possiamo dire che il JPEG che esce fuori da questa macchina è buono ma non ottimo: ci si aspetterebbe un comportamento diverso per una fotocamera che ha caratteristiche professionali, ma in realtà Canon ha applicato secondo noi una riduzione del rumore troppo invasiva, che non viene controllata perfettamente. Anche lo sharpening (ovvero l’aumento tramite software del dettaglio) è troppo forte. Se volete risultati ottimali vi consigliamo di lavorare in RAW per evitare questi problemi e naturalmente aumentare ancora di più la gamma dinamica.
Capacità video
Alcune delle caratteristiche video della EOS M5 non sono entusiasmanti, ma ce ne sono altre che ci piacciono molto.
Cominciamo dai punti deboli: il principale tra questi è la mancanza della possibilità di registrare video con risoluzione 4K. Altro problema è quello riguardante le modalità di ripresa, che sono o completamente automatiche o del tutto manuali. In realtà ci piace quest’ultima, perché vogliamo avere il completo controllo sulle nostre riprese video.
I vantaggi della M5 in modalità video invece sono parecchi.
Oltre al fatto che è possibile usare lo stabilizzatore integrato anche quando si riprende, per ottenere una stabilizzazione su 5 assi con gli obiettivi della gamma EF-M, c’è la possibilità di uso dello schermo touch per la messa a fuoco, e la rapidità della messa a fuoco stessa.
La macchina non presenta grossi problemi di rolling shutter a 24 frame al secondo, e questi scompaiono a 60: ottimo risultato.
Infine la dotazione tecnica: la M5 ha un’uscita HDMI in full HD, un jack per le cuffie, importante per il monitoraggio dell’audio, e il focus peaking per una migliore messa a fuoco manuale. Manca invece lo zebra per il controllo della sovra o sottoesposizione.
Insomma la Canon M5 è una buona macchina per video per coloro i quali non hanno bisogno di risoluzione molto alta, ma non è al livello delle migliori mirrorless video.
Conclusioni
La Canon EOS M5 va ad aggiornare la gamma di mirrorless Canon, e ci fa capire che questo marchio sta facendo sul serio in un settore in grande espansione.
Ottima per chi vuole un corpo semiprofessionale in uno spazio piccolo, grazie alla buona disposizione dei comandi, accontenta coloro i quali sono affezionati a Canon e vogliono fare il salto verso le mirrorless.
Ci piace
Ci piace soprattutto l’ergonomia di questa fotocamera, che riprende il classico design Canon nella disposizione di rotelle e pulsanti e ci aggiunge un ottimo schermo che può essere ribaltato in basso: interessante soprattutto per chi ama fare vlog.
Inoltre la Canon M5 è un piccolo concentrato delle ultime tecnologie in ambito mirrorless, e anche se non dà il massimo nel video, l’autofocus con Dual Pixel, lo stabilizzatore integrato e il monitor touch la rendono un’ottima scelta per chi vuole comodità.
Come sempre con la gamma M ci piace il fatto che si possano usare obiettivi EF ed EF-S con questa fotocamera.
Cosa non ci piace
Canon sta ancora cercando di crescere in questo ambito, ma se vuole fare il salto di qualità definitivo deve fornire ai suoi clienti una mirrorless che dia il massimo anche in ambito video.
La qualità fotografica c’è tutta, ma la mancanza della possibilità di registrazione in 4K è una carenza importante.